Un cantiere, che sia provvisorio o transitorio, è sottoposto ad una serie di potenziali rischi. Conoscerli è il primo passo per contrastarli, gettando le basi per una maggiore sicurezza sanitaria ed economica.

Il cantiere è un luogo di lavoro temporaneo e può essere definito come un’opera provvisoria o transitoria la cui durata è pari al decorso dei lavori. È definito temporaneo quando la sua durata è limitata nel tempo, mobile quando segue lo sviluppo dell’opera come, ad esempio, un cantiere stradale o un cantiere per opere idrauliche.
È fisso se permane stabilmente nello stesso luogo per tutta la durata dei lavori, oppure mobile se durante lo sviluppo dei lavori segue dinamicamente l’evolversi dell’opera. È impossibile indicare uno schema funzionale che possa essere utilizzato per tutti i cantieri poiché, a seconda del tipo di costruzione che si deve realizzare e dell’area a disposizione, ogni cantiere rappresenta un caso a sé che va attentamente studiato e analizzato prima di essere organizzato in modo da poter eseguire i lavori in condizioni di sicurezza. Una corretta organizzazione del cantiere, infatti, consente di attuare le misure di prevenzione e tutela dei lavoratori, nonché delle attrezzature e dei macchinari installati nel cantiere.
Nella fase di progettazione e sistemazione delle aree di cantiere, a partire dalla planimetria del sito, si devono quindi considerare l'area operativa del cantiere, la viabilità, le infrastrutture e gli edifici circostanti, eventuali vincoli inerenti l'area - come ad esempio quelli dovuti alla presenza di linee elettriche adiacenti il cantiere - e anche aspetti pratici come quelli inerenti l’orografia del terreno, le condizioni climatiche, la presenza di acqua e di energia. Da non sottovalutare anche l'impatto del cantiere sul luogo di esecuzione dei lavori.
In cantiere i principali rischi per la sicurezza sono:
rischio di cadute dall’alto in qualsiasi attività lavorativa svolta ad altezza superiore ai 2 metri e in assenza di adeguate protezioni;
rischio da seppellimento durante le operazioni di lavoro all’interno di scavi ristretti e con profondità superiori al metro;
rischio da ribaltamento e schiacciamento nelle attività di conduzione di macchine movimento terra e simili;
rischi di lesioni alla testa dovuti a contusioni su oggetti sporgenti in cantiere o per caduta di materiali dall’alto;
rischio da elettrocuzione e folgorazione dovuto all’utilizzo di apparecchiature elettriche guaste, o per presenza di acqua e mani bagnate o contatto con elementi e cavi in tensione;
rischi da schiacciamento più o meno gravi in relazione alle dimensioni e peso del carico e alla parte del corpo lesionata (tutto corpo, mani, piedi ecc)
rischi da proiezioni di materiali e schegge o taglio nell’utilizzo di attrezzature di lavoro. Ad esempio, nell’utilizzo di una smerigliatrice rischio taglio alle mani o di schegge di materiali agli occhi senza adeguate protezioni e adeguata formazione del lavoratore.
I rischi per la salute invece incidono sull’aspetto fisico e biologico dei lavoratori e sono causati dall’esposizione più o meno prolungata ad agenti fisici, biologici, chimici e da problematiche di movimentazione manuali di carichi. Queste tipologie di rischi possono causare ai lavoratori malattie professionali. Vengono considerati rischi per la salute i rischi da rumore, da vibrazioni meccaniche, da movimentazioni manuale dei carichi e da agenti chimici.
Esistono anche i cosiddetti rischi “trasversali o organizzativi” che dipendono dagli aspetti di organizzazione del lavoro.
L’organizzazione del lavoro all’interno di un cantiere svolge un ruolo fondamentale per la gestione dei rischi interferenziali dovuti alla presenza di altre aziende e permette di gestire l’intensità del lavoro sia dal punto di vista psicologico che fisico.
Per gestire i rischi in cantiere e raggiungere adeguati livelli di prevenzione e protezione, il datore di lavoro deve individuare i rischi aziendali attraverso la valutazione dei rischi DVR ed effettuare un’ulteriore valutazione specifica per ogni cantiere attraverso il POS – piano operativo di sicurezza.
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