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Lavoro notturno, quadro normativo e problematiche sulla salute

Il lavoro notturno è in costante crescita non solo in Italia, ma anche nei paesi a basso e medio reddito. Ma quali sono i rischi per la salute? E cosa si può fare per mitigarli?

Il lavoro notturno è un fenomeno in costante crescita e svolge un ruolo essenziale in un mondo in cui occorre garantire produzioni e attività no stop. Oggi, sono circa 3 milioni i lavoratori interessati, la maggior parte dei quali nel settore della sanità, della produzione, dei trasporti, e della vendita al dettaglio. Un lavoratore su cinque è impegnato nel turno lavorativo di notte. La globalizzazione del mercato ha contribuito a questo aumento anche nei paesi a basso e medio reddito. In Italia il lavoro notturno è regolamentato dal D.Lgs. 66/2003 che definisce l’organizzazione dell’orario di lavoro riprendendo in massima parte quanto già definito dalla normativa precedentemente esistente (D.Lgs. 532/99). Definisce come "periodo notturno" un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. In questo periodo rientrano quindi gli orari 22-5, 23-6, 24-7 e, ovviamente, orari di maggiore durata comprendenti i precedenti. La norma individua anche alcune categorie di lavoratori che hanno diritto ad essere esclusi dall’obbligo su loro richiesta. Tra questi:


- la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa;

- la lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni;

- la lavoratrice madre adottiva o affidataria di un minore, nei primi tre anni dall'ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il dodicesimo anno di età o, in alternativa ed alle stesse condizioni, il lavoratore padre adottivo o affidatario convivente con la stessa;

- la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni.

L'interruzione dei ritmi circadiani - dal latino circa diem ovvero intorno al giorno - delle funzioni del corpo come risultato di alterazioni della normale esposizione a luce/buio è l'effetto più importante del lavoro notturno. Alcuni modelli dell'attività cerebrale, della produzione di ormoni, della rigenerazione cellulare e di altre attività biologiche sono collegate a questo ciclo giornaliero.

Le alterazioni del ciclo sonno veglia hanno degli effetti negativi di lungo periodo sull’organismo dei lavoratori. Tra queste un maggior rischio di malattie cardiovascolari e oncologiche, che aumenta in modo proporzionale al numero di anni spesi adottando ritmi sfasati.

Se paragonati con individui che lavorano le tipiche otto ore diurne, i soggetti che lavorano a turni hanno un maggiore rischio di problemi di salute perché sottoposti ad una condizione di stress che può portare ad alterazioni della temperatura corporea, della produzione di urina, della secrezione di alcuni ormoni. Il lavoratore lamenta quindi stanchezza, svogliatezza, apatia e a lungo andare può avere ripercussioni vere e proprie sulla salute.

I fastidi a breve termine sono quindi:

  • disturbi del sonno (i più comuni);

  • problemi digestivi;

  • stress;

  • aumento di peso.

Sul lungo periodo il lavoratore può andare incontro a:

  • malattie dell'apparato gastroenterico;

  • effetti sulla sfera psico affettiva;

  • malattie cardiovascolari.

Ai problemi fisici si aggiungono anche gli infortuni. Le professioni più a rischio che operano durante gli orari notturni sono gli autisti con una incidenza pari al 6,4% del totale, seguiti da infermieri (5,2%), guardie giurate (4,8%) e operatori ecologici (4,2%).


Problematiche legate al lavoro notturno non sempre vengono immediatamente prese in considerazione dalle aziende. È necessario analizzare il fenomeno anche con una sorveglianza sanitaria aggiuntiva in modo da analizzare valutazioni, documenti ed evidenze varie.

Insomma, se è vero che chi dorme non piglia pesci e anche vero che chi non dorme di notte perde salute!

 
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