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I cantieri 4.0 e la sicurezza sul lavoro

Con l'avvento delle tecnologie nel campo delle costruzioni, i vantaggi sono notevoli soprattutto in termini di sicurezza sul lavoro. L'introduzione della tecnologia BIM apre le porte ad un nuovo modo di progettare, costruire e monitorare l'intero ciclo di vita degli edifici grazie anche alla condivisione delle informazioni e alla collaborazione dei vari professionisti coinvolti.

L'avanzare della tecnologia digitale sta interessando sempre più da vicino il settore delle imprese, diventando un argomento cardine nel campo delle costruzioni. I vantaggi derivanti dall'uso di queste nuove strategie, infatti, sono davvero notevoli, e coinvolgono anche l'ambito della gestione della sicurezza in cantiere. La scelta di adottare nuovi strumenti tecnologici è sostenuta anche dalle autorità di Governo come si evince dai bandi connessi ai diversi appalti pubblici. Ma cosa significa adottare la tecnologia digitale nei cantieri?

Facciamo un passo indietro. Le figure coinvolte all'interno di un cantiere sono generalmente numerose e variegate. In questa situazione, diventa molto complesso coordinare i diversi ruoli, le diverse maestranze e le relative esigenze e criticità. Inoltre, i cambiamenti in corso d'opera sono abbastanza frequenti e non sempre chi gestisce un cantiere riesce a rimanere al passo con gli aggiornamenti relativi ai costi di progettazione e di costruzione. La gestione del cantiere, così, assume un carattere statico e documentale e le tecnologie tradizionali diventano insufficienti a gestire la sicurezza. Per tale motivo è ormai imprescindibile servirsi di un sistema digitale che permetta di gestire in modo efficiente tutte le informazioni. Già nel 2014 il Parlamento Europeo aveva raccomandato l'utilizzo di strumenti elettronici supportati da tecnologia BIM (Building Information Modeling) riconoscendone i numerosi vantaggi e una diversa maniera di progettare, costruire e monitorare l’intero ciclo di vita di edifici e infrastrutture. Gli obiettivi della tecnologia BIM sono:

1. l’incremento della produttività

2. la riduzione dei tempi e degli errori

3. la razionalizzazione dei processi

4. l’ottimizzazione delle soluzioni e dei costi



Per far sì che tutto ciò avvenga è necessario che ogni professionista impari a lavorare in modo integrato con questi nuovi strumenti. Il BIM, infatti, si basa sulla condivisione delle informazioni e sulla collaborazione dei vari addetti coinvolti. Non solo. Consentendo di simulare tempi e processi costruttivi permette di ridurre e/o evitare incidenti sul lavoro e rende facilmente pianificabili le diverse lavorazioni. In questo modo si possono simulare le caratteristiche peculiari del singolo cantiere, portando alla luce le criticità fisiche dello spazio di riferimento.

All'interno dei cantieri 4.0, per riprendere la terminologia della quarta rivoluzione industriale, vengono usati anche i sistemi IoT (Internet of Things) che attraverso sensori applicati alle persone o agli oggetti permettono di segnalare immediatamente situazioni di rischio ed emergenza. Nei cantieri digitali si usano anche smartphone e app “social” che hanno come obiettivo quello di agevolare le gestione e la condivisione dei documenti nonché la cooperazione tra i diversi stakeholder in tempo reale e indipendentemente da dove essi si trovino.

Per concludere possiamo affermare che i cantieri sono molto diversi tra loro e spesso richiedono specifiche strategie necessarie al loro processo realizzativo; per fortuna, l'utilizzo delle nuove tecnologie permette di realizzare cantieri sempre più smart e più sicuri, superando le ataviche criticità dovute al vecchio modo di pensare e progettare.


 
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